26 dicembre
Si parte. Il ritrovo è fissato per le 7 alla Palestra Ilaria Alpi. La mattina è bella fresca ma fa già capire che sarà una splendida giornata di sole. I 29 componenti totali della spedizione viaggeranno in 4 macchine e con il pullmino della società. Ma dove sono le chiavi del pullmino? In palestra. Chi ha le chiavi della palestra? Nessuno dei presenti! E così, sprezzante del rischio che corre, papà Miozzo si offre di andare a svegliare il Presidente alle 7 di mattina di Santo Stefano per farsi dare le chiavi. Ne torna vivo e soprattutto con le chiavi della palestra.
Ore 7,50, ce l’abbiamo fatta, si parte veramente. Ci sono ancora da smaltire il pranzo di Natale e la levataccia alle 6, ma alle 14,15 abbiamo la prima partita con una squadra francese, quindi bisogna riprenderci in fretta. Il viaggio scivola via senza intoppi, qualcuno sonnecchia, qualcuno manda messaggi, qualcuno ascolta musica. Alle 12 arriviamo in albergo e prima sorpresa della giornata: ci hanno cambiato albergo. Coach Bic si innervosisce, gli organizzatori dicono che avevano avvisato (non si sa chi) due giorni prima. Non c’è soluzione, è ormai l’una e manca poco più di un’ora alla partita. Ci sistemiamo al Crystal, scarichiamo i bagagli e partiamo per la palestra. I ragazzi si cambiano, iniziano il riscaldamento ma di avversari e arbitri nessuna traccia! Parliamo con gli organizzatori, guardiamo insieme a loro il calendario e….. seconda sorpresa della giornata: il calendario è stato cambiato negli ultimi giorni e la partita con i francesi dello SSLA 2 spostata a domani mattina alle 8! Alle 8!! I ragazzi, che, vista la nutrita partecipazione al Torneo di squadre femminili, avevano già iniziato a programmare la serata, sono delusi e contrariati. Vista la disponibilità della palestra, ci facciamo un’ora di allenamento e poi rientriamo in albergo. Rompete le righe per tutti fino alle 19. I ragazzi spariscono, i genitori vanno a passeggio a Porec, ad eccezione di Marco (papà Nicolè) e Antonio (papà Lusiani) che si concedono un’ora di tennis, e di coach Bic che va in cerca di cibo perché è digiuno dalla sera prima (così dice).
Alle 19 cena a buffet. Questo da la possibilità ai nostri ragazzi di sbizzarrirsi e di non risparmiarsi. Se dessero sempre in campo quello che danno a tavola, sicuramente avremmo traguardi più ambiziosi e ci toglieremmo grandi soddisfazioni!
La giornata si conclude. I ragazzi, ai quali è stato raccomandato di non andare in giro al di fuori dell’albergo, spariscono, coach Bic alle 9 si arrende e va a dormire e alcuni genitori si sfidano a calcio balilla.
L’appuntamento è per domani mattina alle 6 e mezza per la colazione.
27 dicembre
Tutti puntuali! Alla colazione delle 6 e mezza i ragazzi arrivano tutti puntuali. Dicono che sono andati a dormire a mezzanotte e dalle facce sembrerebbe vero, non sono troppo provate. Colazione ovviamente abbondante, ma non troppo (a parte qualcuno) e via in palestra. Ci cambiamo e entriamo sul parquet dove i nostri avversari francesi si stanno già scaldando. Due di loro sono intorno ai due metri e fisicamente tosti, gli altri mediamente 1 metro e 80, tutti agili e con un paio di loro che schiaccia senza troppi problemi! Le facce dei nostri ragazzi che entrano e vedono gli avversari meriterebbero di essere filmate! Abbiamo già perso prima ancora di cominciare! Ma qui arriva la terza sorpresa del viaggio: non sono loro i nostri avversari, questa squadra ha sbagliato campo, deve giocare sul parquet a fianco. E da dietro la parete che separa i due campi compaiono i nostri veri avversari. Tutta un’altra musica, tutti più umani. E anche qui sarebbero da filmare le facce dei nostri ragazzi che si aprono in ampi sorrisi e cenni di assenso! La partita è psicologicamente già vinta.
Si inizia e ci confrontiamo ad armi pari, anche se si intuisce che siamo leggermente superiori. Un pò alla volta allunghiamo e vinciamo 56 a 40. Lo spirito tra le due squadre è realmente sportivo, con foto finale mescolati e un urlo di festa tutti assieme, vinti e vincitori, così come dovrebbe sempre essere in questi tornei. Da segnalare un arbitraggio perfetto con spiegazioni a ogni fischio e credo nessun errore! Ci complimentiamo con gli arbitri e alla fine scopriamo a cosa è dovuta tanta competenza, precisione e preparazione tecnica: sono due arbitri di serie A croata!
Sono le 10 e si torna in albergo a fare un’altra colazione, visto che pranzeremo dopo la partita che dobbiamo giocare alle 13 contro la Castellana Basket Azzurra, squadra che partecipa all’U17 Eccellenza e che in campionato ha battuto Reyer!
Partita senza storia grazie ad un arbitraggio che definire pessimo sarebbe già un complimento! I due arbitri sono l’opposto di quelli della mattina: impreparati tecnicamente, senza posizione in campo, senza polso. Non fischiano nulla: spallate, spinte, trattenute… vale tutto! E questo penalizza entrambe le squadre, ma la fisicità e la malizia dei giocatori della Castellana fa la differenza. Tra noi e loro ci sono due categorie di differenza, ma nel primo quarto non si vedono. Con l’avanzare della partita l’arbitraggio però condiziona andamento e risultato. Coach Bic non ci sta e alza giustamente la voce perché i ragazzi rischiano di farsi male, ma serve solo a guadagnarsi un tecnico.
Perdiamo di oltre 20 punti, ma resta il dispiacere di non aver potuto giocare una partita di basket normale contro una squadra che probabilmente ci avrebbe battuto lo stesso, ma che avrebbe dovuto sudarsela molto di più.
Ma non c’è tempo per recriminare, dobbiamo scappare in albergo prima che il ristorante dell’albergo chiuda. E a tavola il clima si è già rasserenato, rabbia e nervosismo accumulati in partita vengono scaricati su pezzi di pizza, patatine fritte, dolci e gelati. E alle 5 ci aspetta la piscina! Anche qui tutti puntuali e presenti, tranne 3 che preferiscono riposare (così dicono). I presenti in piscina non si risparmiano e con salti, tuffi, combattimenti e affogamenti vari smaltiscono le calorie ingerite a pranzo e preparano l’appetito per la cena delle 7.
Per i ragazzi c’è tutta una serata/nottata davanti, e il fatto che domattina possano finalmente dormire li ha resi ancora più pimpanti e carichi. I genitori invece dopo cena si intrattengono con coach Bic e tra una chiacchera e l’altra, ci scappano anche delle partite a carte.
Domani giocheremo alle 16,30, con un’avversaria che ancora non conosciamo, per cercare di arrivare alla finale che assegna il 5° o il 6° posto. Ma intanto ci ritroviamo tutti domattina a colazione alle 8.
28 dicembre
La mattina non prevede partite quindi tutti liberi. I ragazzi fanno colazione a gruppi e poi, mentre un paio di loro vanno in palestra a fare un pò di attività, la maggior parte va a vedere le partite femminili nella palestra dell’albergo. Quasi tutti i genitori si recano in gita a Pola dove purtroppo trovano ad accoglierli bora e nevischio.
Alle 13 appuntamento per il pranzo. Solita abbuffata e poi con calma a preparare le borse per la partita del pomeriggio. Giochiamo contro il Bollate, squadra composta da soli 8 giocatori e tutti del 99, e con la quale abbiamo perso l’anno scorso con una tripla allo scadere.
Dopo un buon primo quarto che vinciamo 18 a 10, spegniamo il cervello fino alla fine della partita. Coach Bic prova in tutti i modi a scuotere i ragazzi ma senza esito. Un dato? Nei successivi tre quarti realizziamo solo 15 punti! La partita la perdiamo impietosamente 41 a 33.
La serata i ragazzi la trascorrono tra qualche partita di basket (sempre femminile) e le camere da letto. Domani giochiamo alle 11 e un quarto la finale per il settimo posto e poi si ritorna a casa. Bisogna lasciare le camere per le 10 quindi i genitori si raccomandano con i ragazzi di sbaraccare per quell’ora. Tutti a letto, nella speranza che domani sia una giornata migliore.
29 dicembre
Colazione alle 9 e appuntamento nella hall dell’albergo con i bagagli per le 10. Tutti puntuali carichiamo le macchine e il pullmino e ci rechiamo alla palestra per la finalina 7/8 posto. Avversario il Carnate, battuto proprio qui a Porec l’anno scorso. Quest’anno invece è tutta un’altra musica. Cominciamo come abbiamo finito ieri, giocando male e trovandoci all’intervallo lungo sotto di 12 punti. Coach Bic striglia la squadra e chiede di pressare e raddoppiare gli avversari. Al rientro in campo i ragazzi eseguono quanto richiesto, che si rivela vincente, e ci avviciniamo chiudendo il quarto sotto di 4 e concedendo agli avversari solo 3 punti. La partita sembra riaperta, a poco più di 1 minuto dalla fine della partita siamo avanti di 1 e abbiamo palla in ma
no. Basterebbe usare la testa ma non c’è verso. Riusciamo a perdere palla e a fare falli inutili, subiamo 4 punti dagli avversari, realizziamo 2 tiri liberi, ma perdiamo la partita di 1.
Ma soprattutto abbiamo sprecato l’ultimo possesso con un tiro forzato, e cosa più grave, facendo esattamente il contrario di quanto chiesto dal coach nel time out chiamato a 20 secondi dalla fine: penetrare e cercare il canestro o il fallo, meglio se entrambi.
Chiudiamo il torneo con una vittoria e tre sconfitte, le ultime due con squadre tecnicamente assolutamente alla nostra portata, se non addirittura inferiori a noi. Ma se non hai “fame” di vincere e se non giochi di squadra, perderai sempre con chi lotta fino alla fine senza mollare mai.
Il bilancio del viaggio è a due facce. Al di fuori del campo i ragazzi si sono divertiti e sicuramente hanno rinsaldato o creato qualche nuova amicizia. Per quanto riguarda le prestazioni agonistiche, il bilancio è meno allegro, non tanto per le sconfitte, perché queste fanno parte dello sport, ma per come sono venute e per il comportamento in campo dei ragazzi. Speriamo facciano tesoro degli errori commessi, perché errare è umano ma perseverare è diabolico, e quanto visto qui l’avevamo già visto in campionato.
Adesso ci aspetta la sosta per le festività, che speriamo serva a ricaricare le batterie, sia fisiche che mentali. Alla ripresa il 10 gennaio ci aspetta la prima giornata di ritorno contro il Petrarca. E già in quell’occasione potremo vedere se i ragazzi hanno capito la lezione.