Per la prima giornata di ritorno, e il secondo incontro consecutivo in casa (dopo lo sfortunato derby con Albignasego…), questa sera alle ore 20.30 sul parquet della “Ilaria Alpi” la Felmac Limena affronta la Virtus Murano 1954.
Gli ospiti, guidati dal bravo ed esperto Andrea Ferraboschi, che è anche responsabile Cna Fip per gli allenatori in Veneto, sono una squadra costruita in estate per salire di categoria. Una volontà ribadita dalla dirigenza muranese nei fatti. La rosa, già forte del capitano e miglior marcatore Alberto Causin (l’ex capitano della Reyer Venezia viaggia ad oltre 17 punti di media) oltre al 2.14 sloveno Blaz Cresnar, oltre che di alcuni giovani scuola Reyer (i ’99 Pettenò e Groppi), per ovviare al grave infortunio di Fantinato, alla prima giornata proprio contro di noi, aveva tesserato l’esperto play veneziano Mattia Caroldi: un “crack” assoluto per la categoria che, dopo dieci gare a quasi 19 punti di media, è stato di recente ingaggiato dal Barcellona Pozzo di Gotto in serie B. Nel mercato invernale, dopo che durante la pausa natalizia la squadra è stata anche in raduno a Lubiana, ha salutato il play cubano Yerandy (tornato a Firenze per motivi personali) ma è stata rinforzata da altri due giocatori professionisti: la guardia Matteo Magni, micidiale tiratore da tre punti di scuola 4Torri Ferrara che nella prima parte di stagione ha giocato a Lamezia Terme in C Silver Calabrese (15 punti di media) e l’ala slovena Mark Berlic che giocava nel Pingvini in A2 slovena. La Virtus Murano 1954 è, appunto, in vetta alla classifica con Roncade: quest’ultima, prossima avversaria dei limenesi, resta avanti essendosi aggiudicata alla 12. giornata lo scontro diretto a Murano per 69 a 67 (fermando così a 11 gare, tra l’altro, l’imbattibilità stagionale dei veneziani).
Al di là dell’innegabile valore degli avversari, però, la Felmac Limena ha il diritto di provarci. Finora, sia detto sottovoce (e non per cercare alibi), forse in questa stagione – tra acciacchi vari ed episodi sfavorevoli nei finali in volata – siamo in debito con la fortuna. Da più parti, inoltre, viene ricordato spesso come il girone di ritorno azzeri tutto e inauguri, di fatto, quasi un nuovo campionato…
Allora, perchè no?!?!